Chiesa di Sant’Antonio

La chiesa romanica di Sant’Antonio abate (Sant’Antoni de su fogu) è attribuita alla prima metà del XIII secolo; costituisce un importante indicatore di una certa consistenza demografica del villaggio del periodo e di possibili investimenti locali da parte del potere signorile. Situata alla periferia settentrionale del paese, in prossimità dell’attuale via degli Orti, era probabilmente il centro religioso maggiormente utilizzato dai contadini e dagli abitanti del castello appartenenti alle classi sociali meno agiate.

Importante segnalare come, su questo edificio, sia presente la cosiddetta “orma del pellegrino”, che i pellegrini incidevano sulle pareti delle chiese, per testimoniare, con il simbolismo del calzare, il loro passaggio in quella località.

La facciata è decorata da un rosone e da un delicato fregio sopra al portone a forma di arco acuto. Sulla sommità dei due pioventi della facciata vi è un archetto che dà alloggio a una piccola campana. Più in basso su ciascun piovente sono simmetricamente disposti due pinnacoli molto simili a quelli che nelle chiese romano-gotiche si ponevano sui margini delle parti meno ornate per dare ad esse maggiore slancio: raffigurano due alberi stilizzati. Attiguo alla chiesa vi era il vecchio cimitero.

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