Dal circolo funerario Li Muri, scoperto nel 1939 dal maestro di scuola elementare Michele Ruzittu, sicuramente sappiamo che fin dal periodo del Neolitico Arzachena fondò la sua prima civiltà, dando vita a una vera e propria cultura, la cultura di Arzachena. Il circolo e la collana rinvenuti negli scavi sono raffigurati nello stemma del Comune di Arzachena.
La necropoli è composta da quattro circoli funerari tangenti fra loro, di diametro compreso tra i 5 e gli 8,5 metri. Sono delimitati da piccole lastre infisse a coltello, disposte a cerchi concentrici, che avevano lo scopo di contenere un tumulo di pietre e terra che proteggeva le tombe e conferiva loro l’aspetto di una serie di collinette artificiali. I menhir posti nel cerchio esterno avevano forse la funzione di segnalare le tombe o erano rappresentazioni simboliche di divinità o dell’anima dei defunti.