La realizzazione del Laboratorio è stata preceduta dal recupero ed adeguamento funzionale di uno stabile preesistente sulla sommità del colle di Bonaria. La gestione integrata della struttura coinvolge il Comune di Cagliari, l’Università degli Studi di Cagliari, la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e paesaggistici della Sardegna. La sua collocazione urbanistica al centro della città, all’interno del parco archeologico di Bonaria e in stretta connessione con l’omonimo cimitero monumentale, ne accresce l’importanza quale vettore di interscambio culturale per la città e per il territorio. Le finalità operative condotte nella struttura riguardano la caratterizzazione dei materiali, la conoscenza dello stato di conservazione dei manufatti e le cause del loro deperimento. Queste azioni consentono di raccogliere informazioni di base per poter elaborare protocolli conservativi mirati e rispettosi dell’unicità dei beni culturali.
Le attività legate alla diagnostica applicata alla Conservazione e lo studio dei materiali antichi, tradizionali e innovativi che trovano applicazioni nello specifico settore, sono tra quelle che maggiormente contraddistinguono l’attività del Laboratorio. Questi fini sono raggiunti con l’ausilio di strumentazioni scientifiche all’avanguardia e programmi di ricerca-didattica attiva che vedono la partecipazione di studenti delle differenti Facoltà dell’Ateneo al fine di favorire ed innescare processi di osmosi multiculturale. Il Laboratorio è stato aperto per la prima volta al pubblico in occasione dell’edizione 2012 di Monumenti Aperti e pertanto esso rimane ancora sconosciuto ad un più vasto pubblico nonché alle scuole cittadine. Il personale operante nella struttura illustrerà le funzionalità delle varie sezioni, gli studi in corso, e avrà il piacere di guidare i visitatori in un’affascinante ed insolito percorso, sospeso tra il mondo microscopico e quello macroscopico, all’interno della filiera del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali nelle articolate fasi.