Convento del Carmelo

I Carmelitani, provenienti nell’Isola dalla Catalogna nel 1509, giunsero a Bosa nel 1556 e si stabilirono presso il convento attiguo alla chiesa di S. Antonio del Ponte, per svolgere la loro attività di evangelizzazione da un lato e di assistenza dall’altro. Il luogo diventato malsano a causa delle numerose inondazioni del fiume Temo, fu abbandonato e nel 1606 si trasferirono in altro sito vicino alla Chiesa di S. Maria del Soccorso, presso la Porta di San Giovanni e contemporaneamente iniziò sempre nelle vicinanze, la costruzione del nuovo monastero.

Nella seconda metà del settecento iniziò anche l’edificazione di una nuova e più grande Chiesa per dedicarla alla Madonna del Carmelo. Una lastra murata, posta sopra il portale del prospetto, attesta che nel 1779 venne fondata la Chiesa del Carmine. A fine ottocento, in seguito ai provvedimenti inerenti la legislazione eversiva dell’asse ecclesiastico, l’attività dei padri Carmelitani in città si concluse, la Chiesa fu espropriata dallo Stato e assegnata al Fondo per il Culto.

I locali del Convento furono invece dati al Comune, che vi istituì le aule scolastiche delle Elementari e del Ginnasio e poi divenne sede del Municipio cittadino fino a quando non si rese necessaria la chiusura per problemi strutturali e il successivo restauro.

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