La domus è ricavata su un’emergenza granitica ai margini di una strada vicinale. L’ingresso della sepoltura di forma trapezoidale si apre verso sé e da questo si accede alla camera funeraria. La tomba, caratterizzata da una pianta irregolarmente circolare, presenta le pareti interne con un buon grado di levigatura per un’altezza interna media di circa 90 cm.
Durante recenti lavori di riqualificazione è venuta alla luce un’aia (in dialetto locale “s’arzola”) nello spazio antistante l’ingresso della domus, il cui utilizzo era legato probabilmente allo sfruttamento agricolo dell’appezzamento di terreno sulla quale insiste.
L’aia si caratterizza per la presenza di un muro di contenimento nella parte prospiciente la strada vicinale, realizzato mediante blocchi di pietra di medie dimensioni. L’aia si presenta a pianta pressoché ellittica ed è costituita da una piattaforma realizzata mediante pietre di piccole dimensioni, attorno alla quale risulta una fascia di terreno funzionale al passaggio degli animali.