Il primo impianto del Deposito dell’Aeronautica Militare, utilizzato per stoccare carburante utile agli aerei da guerra e mezzi militari, risale al 1930. Esteso all’incirca 15 ettari, il Deposito è circondato da un alto muro sormontato dal filo spinato e sorvegliato da numerose torrette nelle quali, fino al 2007, anno della sua dismissione, erano distanziati i militari armati. Di grande suggestione sono i sotterranei: lunghe gallerie che immettono in vaste sale scavate nella roccia e rivestite di cemento armato. All’interno di questi locali, sono presenti imponenti cisterne di ferro, lunghe 50 metri e alte 7, che conservavano i carburanti a loro volta pompati dalla distante diga foranea de Su Siccu, ai margini del Porto di Cagliari, antistanti la collina di Bonaria. Attraverso lunghe tubazioni infatti, il carburante, scaricato da grandi navi cisterna, raggiungeva con un apposito oleodotto la collina di Monte Urpinu e, dai sotterranei del 68° deposito, gli aeroporti militari di Elmas e di Decimomannu. I sotterranei accessibili dal deposito immettono in grandi cisterne metalliche, Il dedalo di gallerie sotterranee si estende complessivamente per circa due chilometri di sviluppo planimetrico, ispezionate per la prima volta dopo il passaggio del bene al Demanio Regionale, e successivamente dall’Associazione Sardegna Sotterranea.