Nel quartiere Marina, in Piazza Dettori, sorge il complesso monumentale costituito dall’ex Collegio di Santa Teresa e dalla chiesa omonima, attualmente sede dell’Auditorium Comunale, edificato grazie ad un lascito del cavaliere cagliaritano Juan Francisco Jorgi, che, nel 1611, lasciò tutti i suoi beni in eredità ai Padri Gesuiti. La costruzione dell’intero complesso richiese almeno 80 anni, come testimonia l’iscrizione sulla facciata della ex Chiesa: “1691 J. FRAN.CO JORGI”. Inizialmente utilizzata come casa professa, fu quasi subito adibita anche a scuola. La soppressione della Compagnia di Gesù nel 1773 comportò l’abbandono della casa, che fu affidata a sacerdoti regolari per l’insegnamento delle Lettere latine. Nel 1822 i Gesuiti si ristabilirono in Sardegna e nel 1834 costituirono la residenza nel complesso di Santa Teresa, dove aprirono un collegio di pubbliche scuole, che ebbe la completa indipendenza con regio biglietto e venne inaugurato il 4 novembre 1835. In quell’occasione fu introdotto lo studio del greco e matematica elementare per gli allievi del primo anno di architettura. Nel 1848, in seguito alla sua clamorosa cacciata, la Compagnia di Gesù perse tutti i suoi beni, che passarono allo Stato. Il collegio di Santa Teresa divenne Collegio Reale e comprese le scuole elementari, le grammaticali e il corso filosofia. La legge Casati sul riordino dell’istruzione secondaria e universitaria del 1859 vi istituì il Liceo ed il Ginnasio (che presero il nome dell’abate Giovanni Maria Dettori, letterato e professore di teologia), le scuole elementari (trasferite poi al casamento Satta nel 1903) e in seguito la Regia Scuola Tecnica. Dopo la prima metà del Novecento, trasferitosi il Liceo Dettori nell’attuale sede, vi furono gli studenti del Liceo Siotto-Pintor, della scuola media Manno e dal 1968 al 2004 quelli del Liceo Artistico. L’edificio dell’ex Collegio di Santa Teresa si innalza per tre piani, l’ultimo dei quali sopraelevato agli inizi del ‘900, con il prospetto sulla piazza percorso da sobrie lesene. Nel piano terreno e nel primo piano si conservano vasti ambienti voltati in parte risalenti all’impianto originario.