Nel 1841 l’Amministrazione comunale deliberò la costruzione di un nuovo ospedale su progetto dell’ingegnere Carlo Berio e la direzione dell’architetto comunale Piretto. L’esecuzione dell’imponente edificio, strutturato a raggiera con cinque braccia, fu affidata all’impresa del sassarese Giovanni Fogu, che iniziò i lavori nel 1843 e li concluse nel 1849. L’androne al piano terra, prospicente piazza Fiume, fu realizzato nel 1928 su progetto dell’architetto Raffaele Oggiano. Dallo scalone centrale si arriva all’Atrio dei Benefattori, alle cui pareti sono murate le lapidi con i nomi di coloro che contribuirono alla costruzione e allo sviluppo dell’ospedale. Attraverso porte realizzate dalla ditta Clemente, si accede al Vestibolo dei Benefattori, nel quale si conservano busti e statue raffiguranti munifici cittadini. La Cappella, a pianta semicircolare, è dedicata alla SS. Annunziata. L’altare in marmo bianco fu fatto erigere dal sacerdote Salvatore Sassu su disegno di don Simone Manca, primo sindaco di Sassari dopo l’Unità. Attraverso grandi entrate, la Cappella comunicava direttamente con le camerate di degenza, consentendo agli ammalati di assistere alle funzioni religiose. A conclusione dell’intervento di rifunzionalizzazione, la Cappella si aprirà sulle sale di lettura e di consultazione della nuova Biblioteca Universitaria. Il complesso monumentale dell’ex ospedale ospiterà la Biblioteca Universitaria di Sassari, che attualmente possiede circa 300.000 volumi, di cui 1000 manoscritti e 73 incunaboli e diverse migliaia di cinquecentine e di edizioni del XVII e XVIII secolo, una preziosa e nutrita raccolta di storia locale. Tra i cimeli bibliografici si ricorda il Condaghe di San Pietro in Silki.