Galleria dell’acquedotto

Per risolvere definitivamente il cronico problema della carenza d’acqua il Comune di Cagliari già dal 1857 aveva bandito una gara per un progetto d’acquedotto. Da subito si era distinto il progetto dell’ingegnere torinese Felice Giordano, che prevedeva di raccogliere con una diga le acque torrentizie del rio Corongiu in territorio di Sinnai e convogliarle a Cagliari in alcuni grandi serbatoi da costruirsi sotto il colle di Buoncammino. Il progetto venne approvato il 27 febbraio 1861. L’anno successivo fu data la concessione della realizzazione e dell’esercizio al costruttore Vincenzo Marsaglia, che successivamente cedette la concessione alla Società “The Cagliari Gas and Water Company Limited”, che costruì la diga sul Rio Coringiu. I lavori si conclusero cinque anni dopo, ed il 3 marzo 1867, con uno zampillo potentissimo in piazza Yenne si inaugurò il nuovo acquedotto.

Nel primo impianto dell’acquedotto i serbatoi urbani erano in numero di tre, due scavati nella roccia di calcare benché a quote diverse, ed un terzo in cemento armato in superficie. L’impianto è ancora in uso, anche se i serbatoi sono aumentati di numero a fronte delle esigenze idriche della città: quelli sotterranei sono passati da due a sedici, e quello esterno si è ampliato. Ai serbatoi sotterranei si accedeva e si accede tuttora attraverso una lunga galleria a sviluppo orizzontale, che fu scavata a scalpellina dai condannati ai lavori forzati, e che taglia trasversalmente tutto il colle di Buoncammino. La galleria ha l’imbocco in un cortile sottostante viale San Vincenzo e l’uscita in uno spiazzo attiguo al Palazzo delle Scienze in via Porcell. È una galleria lunga ben 377 metri, alta 2 e larga 1,80 metri, rettilinea, salvo nel tratto centrale dove presenta una deviazione curvilinea.

Write a Review

Legenda Accessibilità

Accesibilità al Monumento
Accessibilità con accompagnatore
Disponibilità di parcheggio
Servizi igienici
Visita in Lingua italiana dei Segni ( LIS )

Legenda Accessibilità Mezzi

BUS CTM - Accompagnatore
La presenza dell'adesivo azzurro alla fermata significa che quella fermata è abilitata all'uso della pedana manuale per salita e discesa dal bus, solo con l'aiuto dell'accompagnatore.
Bus CTM - Senza Accompagnatore
La presenza dell’adesivo azzurro alla fermata significa che quella fermata è abilitata all’uso della pedana manuale per salita e discesa dal bus, anche senza accompagnatore.