L’edificio che ora ospita la Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche è nato come Istituto per l’Educazione dei Sordomuti, nella seconda metà del XIX secolo. La direzione dell’Istituto, sin dall’inizio, fu affidata al teologo Argiolas, sacerdote ed insegnante elementare, al cui nome è legata in gran parte la storia del complesso didattico per sordomuti di Cagliari. L’attività didattica dell’Istituto è terminata prima del 1980.
L’annesso Giardino della Facoltà al quale oggi si accede dal viale S. Ignazio, faceva parte originariamente di una vasta estensione di terreno, adibita ad orto, appartenente al convento dei Cappuccini, i quali già dal 1595 avevano fondato sulla collina ad ovest dell’Anfiteatro il loro primo convento sardo. Il terreno si estendeva dall’attuale piazza D’Armi ed il viale Buoncammino a nord, e dall’insediamento della Croce Rossa e viale Merello a sud, sino alla via Don Bosco (ex via Argiolas), inoltre all’interno del terreno erano inglobate alcune antiche cisterne. Il vasto orto serviva ai frati per procurarsi il cibo quotidiano, specie per la frutta, verdura e legumi e l’allevamento di animali domestici. Attualmente l’accesso all’Orto dei Cappuccini è situato in viale Merello.
All’interno del Giardino della Facoltà trova collocazione un’installazione permanente dell’artista olbiese Giovanni Campus, intitolata Sequenze di tempo, progetto ideato e curato della storica dell’arte Maria Dolores Picciau. Un’opera che sposa l’arte con l’ambiente e che dello spazio all’aperto diventa una naturale prosecuzione. Anticipata da un meticoloso studio del contesto, è dedicata al tema dell’istruzione ed è stata pensata dall’artista come un processo di misurazione del territorio, come percorso che riarticola lo spazio con delle sequenze modulari ottenute con l’impiego di travi in legno dipinte di bianco, dalla lunghezza di sei metri. Le tre sculture sono disposte tra gli alberi e in mezzo al verde e sono in totale armonia con la natura stessa del giardino.