Grotta carsica – Grotta dei fiori

La Grotta dei Fiori, il cui nome deriva dalla ricchezza e varietà di concrezioni che ne tappezzavano gli ambienti, è situata sulla destra idrografica del Riu Cannas, lungo la strada che conduce alla frazione di Sirri circa un chilometro oltre la borgata di Cannas di Sopra e si raggiunge inerpicandosi brevemente lungo un sentierino che conduce ai suoi 3 ingressi (2 artificiali).

Nell’area della Valle di Cannas sono concentrate oltre una cinquantina di grotte oggi conosciute per uno sviluppo ipogeo complessivo di circa 4km. La Grotta dei Fiori è la maggiore, esplorata e rilevata topograficamente dal Gruppo Ricerche Speleologiche “E.A. Martel” di Carbonia per uno sviluppo spaziale complessivo di 800m e un dislivello di -45m. Il sistema ipogeo si sviluppa nelle dolomie e nei calcari del Cambriano ad andamento sub-orizzontale e geometria di tipo dendritico con ambienti sviluppati su più livelli. Il percorso si articola tra vasti ambienti raccordati da condotti, generalmente ampi e ancora riccamente concrezionali nonostante il danneggiamento provocato dall’attività di cava abusiva esercitata negli anni ’60 e da numerose scritte e tracce lasciate negli anni da occasionali quanto maldestri visitatori.

La cavità fu certamente frequentata nella parte iniziale sin dal periodo Neolitico, come testimoniato da tracce d’utilizzo sepolcrale in età del Bronzo Antico Cultura di Bonnannaro (1.800-1.600 a.C.) e riveste una notevole importanza anche per le numerose specie animali che vi soggiornano, tra cui spiccano la formica cieca troglobia Hypoponera sulcitana e la numerosa colonia di chirotteri che ne utilizza gli ambienti come nursery nel periodo estivo.

In diverse parti della grotta sono presenti ed osservabili in situ riempimenti a brecce ossifere con importanti reperti paleontologici a vertebrati del tardo Pleistocene con prevalenza di micromammiferi, tra cui Prolagus sardus e Tyrrhenicola henseli, e meno frequenti macromammiferi, ben rappresentati dal canide Cynotherium sardus, ed uccelli con importanti resti osteologici di Gypaetus barbatus e Ciconia nigra, specie rinvenuta sinora in Sardegna unicamente nella Grotta dei Fiori.

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