Cinquant’anni del Paese Museo La terra alle radici dell’Arte. Nel 1968 San Sperate si presentava come uno dei tanti centri agricoli, caratterizzato da un’architettura semplice, dominata dalla terra. In ladiri erano le abitazioni del centro storico, in terra battuta le strade. Pinuccio Sciola, con un’intuizione che si rivelerà geniale, reinventò gli spazi architettonici e legò una storia personale a quella della comunità. Scelse la strada più difficile e aprì il borgo natio al fermento culturale mondiale, supportato entusiasticamente da una gioventù motivata e illuminata, che nel giugno del 1968 trasformò un paese di terra in un paese dai muri bianchi che si apprestavano a divenire un nuovo ambito progettuale: il Paese Museo divenne un forte richiamo per artisti di tutto il mondo. Nei primi anni 2000, Pinuccio Sciola diede nuovo slancio alle attività culturali del Paese Museo, dando vita alla manifestazione Noarte che avrebbe consolidato in associazione. Nel cinquantesimo dalla nascita del muralismo speratino, l’Amministrazione Comunale ha dichiarato il 2018 come “Anno del Paese Museo”, con iniziative, eventi, attività culturali internazionali. Il focus delle iniziative sarà una esaltazione dell’arte come motore di sviluppo culturale e sociale e culminerà con la realizzazione di uno spazio polifunzionale da destinare a Centro internazionale di scambi e di confronti culturali.