La cinta fortificata

Il paese di Monteleone Rocca Doria sorge sul versante meridionale di un piccolo altopiano calcareo inclinato da nord verso sud, dominando l’intera vallata dell’alto Temo.

La sua topografia attuale potrebbe in parte ricalcare quella medievale, pianificata dai Doria (signori di questo territorio a partire dal XII secolo) con l’incastellamento dell’area del tardo Duecento.

La sua poderosa cinta fortificata eretta lungo il versante meridionale del colle, quello più accessibile, proteggeva l’intero borgo e il castello, localizzato nella parte sud-occidentale.

Questa, in continuità fisica con le strutture rinvenute nell’area di scavo, si sviluppava dal castello, in prossimità del quale una torre a pianta quadrangolare controllava la porta di accesso chiamata ancor oggi “Porta Fontana”. Proseguiva lungo la parte meridionale del pianoro per oltre ottocento metri, intervallata da circa 10 torri a pianta circolare, giungendo nella parte occidentale del colle, dove sotto l’altra torre a pianta quadrangolare chiamata “de s’istrìa” chiudeva il suo tragitto appoggiandosi alle pareti naturali verticali e inaccessibili del Monte.