La tomba preistorica di Bingia ‘e Monti

La tomba di Bingia ‘e Monti si trova nell’agro di Gonnostramatza a circa 2 km dal centro abitato e fu scoperta durante lo scavo del nuraghe omonimo nel 1990, risale all’età del rame e venne usata fino all’età del bronzo antico. Di forma irregolare/rettangolare, è in parte scavata nella roccia e per una seconda parte costruita con 4 grossi conci parallelepipedi di basalto uniti tra loro a coppie da muretti a secco. La copertura della tomba non si è conservata, ma si ipotizza fosse del tipo a piattabanda, cioè ottenuta da lastre di pietra poste orizzontalmente. Questo tipo di sepoltura viene chiamato ipogeico-megalitico, a sottolineare la tecnica mista di scavo nella roccia e costruzione con grandi massi.
L’unicità della tomba è data dal fatto che lo scavo ha restituito un collier d’oro, oggetto che non ha eguali in tutta l’Italia preistorica. All’interno della tomba erano sepolti almeno 96 individui di varie età, sia maschi che femmine e uno di questi aveva subito in vita un’operazione “chirurgica” definita trapanazione cranica, cioè gli era stata asportata una porzione di cranio ed era sopravvissuto a questa operazione.