Il Montegranatico, istituito ufficialmente nel 1761 al fine di sostenere l’agricoltura locale attraverso la conservazione e distribuzione di sementi, basava la sua sussistenza sul lavoro gratuito dei contadini, che dedicavano un numero variabile di giornate lavorative (le roadie) alla coltivazione delle terre comuni. Parte del raccolto era poi conservato come semente da distribuire l’anno successivo. L’edificio è costruito con mattoni di terra cruda (ladiri). Il solaio di copertura è realizzato a capriate, orditura e tavolato in legno e tegole tipo coppo sardo. Nella stessa strada, lungo l’acciottolato (imperdau), si segnala inoltre la presenza delle antiche logge del mercato cittadino, i cosiddetti Is Postus, e del “Monumento al grano”, opera ispirata all’agricoltura dell’artista serramannese Antonio Ledda.