Al culmine della via Manno, nella piccola piazza Martiri, sorge il monumento dedicato alla memoria dei Sardi caduti nelle battaglie per l’indipendenza ed Unità d’Italia. Questo monumento, opera dello scultore piemontese Giuseppe Sartorio, fu inaugurato il 16 agosto 1886. Originariamente l’opera era poggiata su un basamento quadrilobato, ed era cintata da una bassa inferriata finemente lavorata in ferro battuto. Sulle quattro facciate del dado di base sono incise le date relative alle guerre combattute per l’indipendenza e l’Unità d’Italia, mentre in rilievo alcuni scudi rotondi portano inciso il nome delle località ove furono combattute le principali battaglie. Nelle rimanenti superfici laterali sono riportati i nomi, i cognomi ed il grado militare dei sardi caduti eroicamente per l’indipendenza italiana. Questo monumento sorse per l’iniziativa privata di alcuni militari Sardi, che promossero una sottoscrizione in tutta l’isola, per commemorare e tramandare il ricordo di coloro che sacrificarono la propria vita per la redenzione e l’unificazione d’Italia. Nel 1928 ci fu la proposta di rimuovere il monumento per eliminare la strozzatura che si formava all’imbocco della via Manno. Il monumento, inoltre, fu definito “opera artisticamente assai discutibile e, indubbiamente, ingombrante”. Dopo vario dibattere il monumento fu rimosso dalla sua collocazione nel dicembre del 1933. Nel 1934 il monumento fu sistemato nel Parco delle Rimembranze, a lato della Legione dei Carabinieri. Nel 1994 il Monumento ai Martiri Sardi fu restituito alla sua originaria collocazione.