Sezione etnografica del MIF, la Casa dei Candelai propone al visitatore un’esperienza sensoriale. Accolti dal profumo della cera d’api, ingrediente con cui Zia Savina, ultima dimorante dell’antica casa, fabbricava artigianalmente le comuni steariche e gli ex voto, i visitatori assistono alla realizzazione delle candele attraverso la tecnica della colatura stratificata. Il suono ritmico del telaio sul quale sapienti mani intrecciano trame colorate introduce i visitatori nella seconda sala dedicata alla tessitura. La terza sala, pervasa dal suono armonioso delle launeddas, conserva la collezione di cuntzertus di Zio Ennio Meloni, costruttore e suonatore dello storico strumento musicale. La fragranza del pane appena sfornato conclude il percorso museale nel cortile, ‘’sa pratza’’, dove vengono allestite mostre temporanee ed esposizioni di laboratori artigiani o antichi mestieri.