Da opificio industriale a opificio delle Arti. Il primo impianto risale al 1920: nacque per produrre manufatti in cemento a stampo per l’edilizia. Proprietaria era la Società COR, formata da Erminio Carlini, da suo fratello Luigi, da Achille Oggiano (cognato dei Carlini) e suo fratello Giovanni, infine da Antonio Ricci (COR era l’acronimo dei cognomi). Dal 1936 lo stabilimento fu affittato all’imprenditore Giuseppe Ellena per oltre un quinquennio. Nel 1944 i fratelli Antonio e Giovanni Masedu acquistarono l’immobile per fabbricarvi saponi. Furono i Masedu a edificare le volumetrie attuali tra il 1946 e il 1948 su progetto dell’architetto Antonio Simon Mossa. La fabbrica dei Saponi Masedu fallì nel 1956 e, nel 1960, l’ediicio fu acquistato dall’Amministrazione provinciale, la quale apportò delle modiiche alla struttura e lo destinò a sede di istituti scolastici superiori. Negli anni Novanta fu restaurato come sede museale: dal 2016 è affidato in comodato d’uso gratuito all’Accademia di Belle Arti “ Mario Sironi” di Sassari per attività didattiche ed espositive.