Le domus de janas di Fossada si inseriscono nel contesto culturale della piena età neolitica della Sardegna e ne rappresentano una delle manifestazioni tipiche. L’aggregazione di sette tombe è ritenuta essere, da Ercole Contu, il numero minimo perché si possa parlare di necropoli. Le domus de janas sono grotticelle artificiali scavate nella roccia che ebbero larga diffusione in Sardegna nel corso del neolitico dal IV millennio a.C. fino a concludere la loro lunghissima evoluzione nella prima età del bronzo (inizi II millennio a.C.). Le domus de janas di Fossada sono in tutto sette e formano un complesso omogeneo, con ingressi rivolti a sud-ovest verso la valle di Fossada. Solo pochi frammenti di strumenti di ossidiana e selce sono stati ritrovati sul pianoro ed è probabile che in prossimità dell’abbondante sorgente ci fosse il villaggio di capanne i cui morti erano sepolti nelle grotticelle.
