L’edificio si inserisce fra la chiesa parrocchiale di S. Giacomo e l’oratorio del S. Cristo, e sorse sui ruderi del porticato del cimitero della chiesa. Fu costruito in pochi anni tra la fine del 1699 e il 1709 dalla confraternita delle “Benedette Anime del Purgatorio” fondata nel 1695. Tra i documenti della confraternita esiste ancora l’originale dell’affiliazione all’arciconfraternita romana della “B. Maria del Suffragio”, officiante nella chiesa di S. Maria in via Lata. La costruzione è simile a quella dell’oratorio contiguo, anche se presenta una minore estensione in senso longitudinale, con navata unica voltata a botte. La parte più caratteristica è la facciata esterna estremamente semplice: presenta due vani di ingresso per esigenze di funzionalità simili a quelle del “S. Cristo” rivelando invece una differente impostazione analoga a quella dell’oratorio vicino; la seconda, di ampliamento, avvenuta negli anni 1772-1778, ad opera dell’ing. La Marchia, seguita da un’ulteriore sistemazione a distanza di pochi decenni. L’impostazione di La Marchia vide l’inserimento di arredi lignei secondo il gusto del barocchetto piemontese, tra cui il pulpito. Tra gli ultimi interventi nell’oratorio si segnala il pregevole altare marmoreo realizzato dallo scultore Battista Franco.