Il palazzo baronale di Ossi è originario del ‘600. Appartenente alla famiglia Guyò, successivamente divenne casa parrocchiale del rettore Don Beniamino Sole, noto “babbai ‘e sole”. Attualmente di proprietà del comune, è sede del museo etnografico dal 2007 e presenta un percorso espositivo che si snoda su tre piani.
Al piano terra, nel corridoio che conduce al cortile, sono esposti alcuni attrezzi che servivano per lavorare la terra: zappe, aratri, finimenti degli animali da tiro e da soma. Nell’unica stanza al pianterreno il percorso prosegue con l’esposizione degli oggetti utilizzati per la lavorazione dei prodotti della campagna, di antichi pesi e misure, di attrezzi per la produzione di formaggio, vino e olio. Al piano superiore, in quattro distinti locali, sono stati ricostruiti, con mobili e oggetti d’epoca, la cucina e la camera da letto, ossia le stanze che costituivano gli unici locali dell’abitazione contadina, una stanza di disimpegno (s’apposentu) dove le massaie cucivano, ricamavano e ricevevano gli ospiti. In un quarto locale si passano in rassegna tutti gli attrezzi utilizzati dal falegname, il fabbro e il calzolaio che risultano essere i mestieri più attestati ad Ossi.