Il palazzo dei Diamanti fu la prima fabbrica importante dell’Addizione Erculea, iniziata nel 1493 per Sigismondo d’Este, figlio del marchese Nicolò III. Alla sua costruzione lavorò sicuramente l’architetto ducale Biagio Rossetti che lo pensò come uno dei cardini del Quadrivio.
La fabbrica monumentale è famosa soprattutto per i singolari prospetti che la compongono, caratterizzati da più di ottomila bugne in marmo bianco di Verona a punta di diamante, concepite per dare tridimensionalità alla superficie lapidea; l’effetto che ne deriva fa assumere dinamicità al nobile edificio, nonostante la sua mole, veramente imponente.
La Pinacoteca Nazionale, che occupa le sale del piano nobile, ospita opere dei pittori di Ferrara che spaziano dal Medioevo fino a giungere al Barocco, massimi esponenti della celebre Officina Ferrarese: tra essi ricordiamo Dosso Dossi, il Garofalo, Carlo Bononi.