La nuova borgata di Palmas venne inaugurata il 16 ottobre 1962 dal Presidente della Regione Sardegna Efisio Corrias con il sindaco di San Giovanni Suergiu Giovanni Madeddu. Il nuovo paese sostituiva la vecchia Palmas, le cui condizioni erano state compromesse irrimediabilmente dalle infiltrazioni del lago di Monte Pranu, inaugurato appena dieci anni prima (24 Giugno 1951) dal Ministro dell’Agricoltura Antonio Segni.
Il nuovo villaggio venne costruito con fondi della Cassa per il Mezzogiorno e della Regione Sardegna; i progetti furono redatti dall’ing. Salaris per le abitazioni e l’ing. Piludu per gli edifici pubblici. Il progetto rispettava tutti i canoni urbanistici e architettonici dello stile razionalista, che ha caratterizzato anche la vicina città di Carbonia, inaugurata da Mussolini il 18 dicembre 1938.
La pianta urbana della borgata è caratterizzata da un reticolo quadrato con la piazza al centro ed intorno ad essa la chiesa, gli uffici comunali e la scuola; gli edifici commerciali sono situati lungo il viale d’accesso al paese. Le abitazioni della nuova borgata rispondono ai canoni ed alle funzioni di un borgo rurale; le varie tipologie abitative, infatti, sono tutte dotate di cortile e tettoia per il ricovero del bestiame e si differenziano per tipologie: case minime a due vani (tipo Ao); tre vani (tipo A1); quattro vani (tipo A2) tutte a piano terreno. La seconda tipologia B definisce le case più grandi con piano sopraelevato da quattro a cinque vani e magazzino; la tipologia C le case con cinque vani, piano sopraelevato e magazzino; la topologia D le case con sei vani, piano sopraelevato e magazzino. I lavori per gli edifici abitativi ebbero inizio il 24 agosto 1960.
I lavori per le opere pubbliche, strade, acquedotto e fognature, iniziarono nel 1961. La chiesa e la scuola furono edificate successivamente: l’edificio di culto fu inaugurato nel 1966 da Monsignore Enea Selis. L’iter progettuale della scuola fu problematico in quanto il primo progetto dell’edificio scolastico venne bocciato dal genio civile, fu quindi rivisto e ridimensionato rispetto al progetto originario.
Il risultato architettonico e urbanistico di Palmas Nuovo è erede di quel filone sviluppatosi in Sardegna con il programma della “Bonifica integrale”, che inaugura una sequenza di città nuove e di borghi rurali che puntellano le campagne e fanno da contraltare ai più noti villaggi minerari.