La Parrocchia Beata Vergine Immacolata è situata nel centro storico del paese (Pratza ‘e Cresia) e fu costruita in stile gotico-aragonese nel XIV secolo. La primitiva parrocchia di Serrenti già nel 1589 era dedicata a Santa Maria Immacolata Concezione. Al fianco si ergeva la torre campanaria quadrangolare decorata alla sommità da una cornice traforata e con copertura a cupola, subì diverse trasformazioni. Terminati i lavori di restauri e di abbellimento fu riaperto al pubblico nel 1725. Tuttavia, nonostante le modifiche apportate, la struttura del campanile rimase alquanto precaria. I nuovi lavori di restauro verranno portati avanti a partire dal 1930, quando in seguito a continui e sempre più ingenti danni causati da un incendio nel 1905, ci fu il crollo del campanile che portò alla demolizione della facciata e della fonte battesimale.
La facciata presenta un’alternanza di sporgenze e rientranze. Quattro semipilastri con capitelli ionici spartiscono verticalmente il prospetto, inquadrando il portale ligneo e la soprastante lunetta finestrata. L’alto campanile si erge a sinistra dell’edificio ed è caratterizzato da monofore ad arco a tutto sesto.
Il crollo del campanile comportò la distruzione del Municipio che si trovava al suo fianco. Il centro del Paese, quello che almeno era considerato tale dagli abitanti, inizia a spostarsi verso la via Nazionale.
Il Mercato Civico prende il posto occupato dal vecchio Municipio. La sua presenza, genera una certa attrazione per le attività commerciali, difatti, la via che, partendo dalla piazza di chiesa, porta al Santuario di Santa Vitalia, ha assunto questa prerogativa.
Il Monte Granatico, prima centro delle attività agricole, una volta persa la sua importanza economica, viene abbandonato e poi abbattuto nel 1973, distruggendo un patrimonio storico e architettonico di eccezionale interesse. Al suo posto, oggi, si erge il “Muro d’acqua” ossia la fontana progettata nel 2004 dall’ Ing. Alessio Bellu di Serrenti e realizzata dallo scultore Antonio Porru di Sanluri.
