Nell’anno 1881 la popolazione di Sanluri versava in una situazione amministrativa gravissima perché, nonostante la grande siccità e il fallimento del raccolto, il carico fiscale fu quasi raddoppiato. La mattina della domenica 7 Agosto 1881, un gran numero di popolani, dopo essersi radunati nel rione S. Martino, si diresse nella Piazza de su Pottabeddu, con lo scopo di incitare l’intera popolazione a chiedere la sospensione del pagamento della sovrimposta. Il gruppo aumentò notevolmente quando a loro si unirono quasi tutti i contadini che dalla vicina parrocchia uscivano dalla messa. Il sindaco Antioco Murru viene condotto nella piazza del Monte Frumentario affinché sollecitasse i funzionari del Monte Granatico ad erogare i sussidi ai più bisognosi. Gli atteggiamenti del sindaco esasperarono gli animi dei rivoltosi, che lo presero a bastonate e lo trucidarono. Si concludeva così quella giornata di sangue, che aveva portato in carcere numerosi giovani sanluresi solo perché il popolo aveva osato gridare: ABBIAMO FAME.