La Pinacoteca Nazionale è situata all’interno dell’antico Arsenale, nell’attuale Cittadella dei Musei. L’edificio progettato dagli architetti veronesi Cecchini e Gazzola negli anni Sessanta, si snoda su tre livelli, inglobando e adattandosi alle emergenze preesistenti, costituite dalle fortificazioni di età spagnola e sabauda. Il più antico nucleo pittorico della collezione si è costituito nell’Ottocento, in seguito alle leggi di liquidazione dell’asse ecclesiastico e alla dispersione degli arredi della chiesa stampacina di San Francesco. Altre opere confluirono nel patrimonio dello Stato attraverso donazioni e acquisti sul mercato antiquariale. La raccolta pittorica più significativa è costituita dai retabli quattro-cinquecenteschi. Tra i maestri catalani emergono i nomi di Joan Mates, Joan Figuera, Raphael Thomas, Joan Barcelo, mentre alla fine del ’400 spiccano forti personalità come gli anonimi Maestri di Castelsardo e di Sanluri. La scuola pittorica sarda del ’500 è rappresentata dalla bottega di Stampace in cui operò la famiglia Cavaro, il cui massimo esponente è Pietro, artista documentato tra il 1508 e il 1538. La collezione pittorica della Pinacoteca comprende inoltre dipinti databili tra il XVII e il XX secolo, di varie correnti artistiche italiane, napoletana e genovese in particolare.