Ponte Romano

Il Ponte Romano, simbolo della resilienza dei turritani, è stato costruito in età imperiale e “cavalca” il fiume Rio Mannu. Faceva parte della rete stradale che collegava la città con l’entroterra e con le miniere della Nurra. È lungo 135 metri, si imposta su sette arcate che, adattandosi alla conformazione del terreno, variano diminuendo verso est la dimensione del raggio. La pavimentazione originale, nel Novecento, era stata ricoperta con dell’asfalto, poiché il ponte rimase in funzione e trafficato fino agli anni Sessanta. Recentemente sono state messe in luce dalla Soprintendenza Archeologia alcune opere pertinenti alla regimentazione delle acque del Fiume Mannu.  Le indagini archeologiche hanno rivelato che, nel rispetto delle migliori tecniche costruttive applicate dagli architetti romani, il piano stradale del lato est del ponte fu realizzato a una quota molto bassa in modo che, in caso di un’ondata di piena eccezionale, le acque del fiume potessero aggirare la struttura senza danneggiarla. Il Ponte, nei prossimi due anni, sarà oggetto di un importante progetto di restauro e valorizzazione che lo restituirà alla comunità in tutto il suo splendore. I lavori prevedono anche la realizzazione di un percorso pedonale sopraelevato e illuminato in grado di rendere percorribile il ponte senza intaccare il basolato romano.