Porto Giunco

La spiaggia di Porto Giunco si trova nel territorio comunale di Villasimius ed è compresa all’interno del SIC (Sito di Interesse Comunitario) e nell’Area Marina Protetta “Capo Carbonara” che ha il compito di proteggere l’ambiente marino e costiero, quindi gli tutti gli animali e la vegetazione presente, mediante delle regole di comportamento e di uso.
La spiaggia di Porto Giunco è una spiaggia ben riconoscibile dalla presenza dello stagno di Notteri e della antica torre Spagnola del XVI secolo (1578) utilizzata come torre di avvistamento. La spiaggia è formata da una lunga lingua di sabbia che separa il mare dallo stagno e proprio per questo motivo viene spesso chiamata anche “spiaggia dei due mari”.
Lo stagno di Notteri è uno specchio d’acqua formato per merito delle piogge e dall’acqua del mare che oltrepassa la lingua di sabbia durante le mareggiate invernali. Queste ultime permettono l’ingresso di pesci  e altri organismi che diventeranno cibo per gli uccelli che frequentano lo stagno.
In diversi periodi dell’anno è possibile osservare i fenicotteri rosa. Sono alti anche un metro e mezzo, con il collo lunghissimo, camminano maestosamente nell’acqua bassa e con il becco ricurvo frugano il fondo per catturare piccoli organismi di cui si nutrono. Sempre nello stagno di Notteri si possono osservare altri uccelli come il cavaliere d’Italia, piccoli elegantissimi trampolieri di colore bianco o il fratino, un buffo e tenero uccellino di piccole dimensioni, di colore grigio-bruno con le zampine esili e allungate.
Le spiaggia di Porto Giunco come la maggior parte delle spiagge è formata da tre aree principali:

  • la spiaggia emersa formata dalle dune e dalla spiaggia che non viene bagnata dal mare;
  • la spiaggia intermedia che viene periodicamente sommersa e scoperta dalle acque e dove possiamo spesso trovare un gran numero di conchiglie e parti di piantine di posidonia;
  • la spiaggia sommersa quella che sta al disotto del mare.

Nel limite interno della spiaggia, dove le onde di tempesta non arrivano mai, può crescere della vegetazione in grado di resistere all’ambiente salmastro. Qui la sabbia si accumula, perché i rami e le foglie delle piante “pettinano” il vento e fanno cadere al suolo i granelli che il vento stesso sposta, creando delle montagnette di sabbia dette dune. Alcune di queste piante hanno fiori molti belli come il giglio di mare altre sono più cespugliose ma molto importanti poiché servono a tenere ferma e proteggere la duna.
Guardando una spiaggia ci si rende subito conto che la porzione a diretto contatto con il mare, la battigia, è sempre priva di vegetazione; le condizioni ambientali qui infatti non permettono la vita a causa del moto ondoso. In questa fascia di spiaggia si accumulano tutti i detriti trasportati dalle onde ma anche resti organici come le conchiglie, l’osso di seppia, foglie morte di posidonia.
Gli abitanti più conosciuti del mare sono senza dubbio i pesci, che conducono una vita acquatica respirando con branchie e nuotando con delle pinne di cui sono più o meno tutti dotati. Si possono trovare oltre ai pesci anche le alghe che possono essere di tantissimi tipi e tanto diverse tra loro, innanzitutto per le dimensioni. Esistono alghe minuscole, libere nel mare e trasportate dalle correnti e alghe fisse che di solito crescono sul fondale roccioso. Possiamo trovare anche delle piante sottomarine, anch’esse molto importanti, contribuiscono all’ossigenazione delle acque e quindi alla vita del mare. La pianta sottomarina più famosa è la  posidonia, che sotto il fondale marino forma delle vere e proprie praterie.
Essa proprio come tutte le piante fiorisce e dà dei frutti, simili a piccole olive che si staccano dalla pianta e vengono trasportati dalla corrente cosi da poter crescere in altre parti del mare. Le praterie di posidonia sono molto importanti anche perché costituiscono un ambiente ideale per altre specie viventi, animali e vegetali.

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