Come testimoniato da un’iscrizione oramai andata persa, il pozzo di San Pancrazio fu realizzato, nel 1235, al centro dell’attuale piazza Indipendenza, nel quartiere di Castello, per garantire l’approvvigionamento idrico della roccaforte. Oggigiorno il pozzo non è più visibile dai passanti poiché nella prima metà dell’800, l’imboccatura del pozzo fu abbassata al di sotto del piano stradale e, congiuntamente, vennero trasferiti nel sottosuolo tutti i servizi pertinenti, come la noria per attingere l’acqua ed i ricoveri per gli animali ad essa addetti. Venne quindi realizzata anche una galleria, scavata nella roccia e con la volta in muratura, per consentire l’accesso al pozzo ed il transito degli animali fino alla noria. Attualmente il pozzo è ancora visitabile tramite questa galleria, il cui ingresso è posto in prossimità del vecchio Museo Archeologico Nazionale. Al visitatore che vi accede si presenta subito, sulla sinistra, un ampliamento voltato con un pilastro centrale che doveva servire come alloggio per gli animali della noria. Da qui si sviluppa la galleria, lunga circa 30 metri, che conduce fino al pozzo; questo si presenta coperto da una volta in mattoni, munita di due aperture per il funzionamento della noria, della quale rimangono ora solo poche tracce.