Roccia monumentale Il Fungo

Chiamata in dialetto gallurese Monti Incappiddhatu, la roccia monumentale del Fungo è il simbolo della città. È l’esempio più emblematico tra i tafoni. Fin dall’era Terziaria, acqua, sole e vento hanno modellato il granito fino a dargli l’inusuale forma. Le antiche popolazioni del Neolitico (3500 a.C.) videro subito un rifugio ideale in quell’enorme masso col cappello. Con le altre capanne nate a poco a poco nei paraggi, si formò un piccolo villaggio abitato anche nell’età del Bronzo (1500 a.C.) e fino all’epoca Romana, tanto da dare all’insediamento il nome di Turibulus Maior (fungo grande). Frammenti ceramici, strumenti litici, avanzi di pasti, resti della lavorazione del latte, della filatura della lana e di fibre vegetali, così come segni di rifiuti risalenti a quei periodi sono stati rinvenuti in un vicino crepaccio.