Il grande edificio scolastico fa da sfondo monumentale alla piazza Garibaldi, condizionandone la formazione. Dopo la posa della prima pietra (dicembre 1912) la costruzione richiese tempi piuttosto lunghi anche per l’apertura della via XXIV Maggio, che mise in comunicazione la piazza Garibaldi con la piazza S. Domenico. Il progetto è dovuto agli ingegneri Bartolomeo Ravenna e Lorenzo Leone. Il casamento, intitolato al cagliaritano Alberto Riva Villasanta, caduto diciottenne poco prima della fine del primo conflitto mondiale, fu portato a termine solo nel 1930 con il completamento del corpo centrale e dell’altra ala confinante con la via Bosa. La struttura subì gravissimi danni durante i bombardamenti del 1943 che causarono il rifacimento nel dopoguerra. L’edificio occupa l’intero lato occidentale della piazza ed è situato su un terrapieno che lo fa emergere dalla folta vegetazione sottostante. L’ampio fronte centrale è racchiuso da due corpi lievemente aggettanti a loro volta affiancati da due ali laterali che proseguono simmetricamente lungo le vie XXIV Maggio e Bosa. Il prospetto, in cotto a vista, poggia su un basamento in pietra di Serrenti con due ingressi simmetrici e rivestiti da lastre di calcare. La lunga serie di finestre presenta archi a tutto sesto nei primi due piani e ribassati nell’ultimo, alternando monofore, bifore e trifore. Un cornicione dentellato aggettante e raddoppiato nei due avancorpi conclude l’edificio. Il casamento scolastico rientra nell’ambito delle architetture tipiche dell’Ottocento ma diffuse anche nel ‘900, con elementi storicisti legati ai linguaggi neomedioevale e neoquattrocentista, ma semplificati e inseriti in una rilettura modernista nelle parti decorative. Sulla facciata è visibile l’iscrizione con bassorilievo in bronzo che ricorda la sede dell’Ente Regionale Lotta Anti-anofelica in Sardegna (1946-50) contro il flagello della malaria.