Teatro Massimo

La storia del Teatro Massimo inizia in seguito a due eventi che cancellarono i due più importanti teatri cagliaritani: l’incendio del 1942 che distrusse il Politeama e i terribili bombardamenti del 1943 che devastarono il Teatro Civico. Tra il 1944 ed il 1947 si realizzò perciò il teatro Massimo. Il progetto fu predisposto da due giovani architetti cagliaritani, Oddone Devoto ed Emilio Stefano Garau e prevedeva la nascita del Massimo dalle mura di un vecchio mulino a vapore di proprietà degli imprenditori Merello.

Consentì ad una città ancora provinciale di apprezzare i grandi della lirica, come Maria Callas, Beniamino Gigli, Tito Schipa, o i grandi interpreti del teatro. Gli spettacoli continuarono sino agli anni settanta, poi, a causa della volontà dei Merello di demolire il Teatro ci fu una lunga pausa. Nel marzo del 1981 riaprì i battenti per la rappresentazione di una commedia, ma fu una riapertura parziale con l’impossibilità di utilizzare il palcoscenico per gli spettacoli più complessi. Il Massimo continuò così la sua attività fino al rovinoso incendio del 1982, che ha segnato la fine del teatro.

È stato restaurato e inaugurato dal Comune di Cagliari nel febbraio del 2009. Durante i lavori di restauro sono state rinvenute nove cisterne di epoca romana.

Bus 1/5/8

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