Tra i monumenti ferraresi, questo palazzo è quello maggiormente esposto all’enigma della sua nascita.
Bruno Zevi lo ha attribuito a Biagio Rossetti in base ad analogie stilistiche. Dal 1509, anno della sua ultimazione, al 1700 il palazzo fu della famiglia Magnanini, poi a loro subentrarono i Roverella apportando alcune significative modifiche all’impianto originario. Nel 1869 alcuni locali vennero affittati al Circolo dei Negozianti, che restaurò gli apparati decorativi. Negli anni ’20 del Novecento un importante piano urbanistico, la cosiddetta Addizione Novecentista, coinvolse l’isolato del palazzo, circondato all’epoca dagli edifici dell’antico Ospedale Sant’Anna. Questo venne quasi completamente demolito per costruire un nuovo quartiere di stile razionalista. L’intera facciata laterale di Palazzo Roverella risale a quegli anni. Il Circolo dei Negozianti ha attraversato oltre 150 anni di storia del palazzo ed è tuttora frequentatissimo.