Il territorio iglesiente ha una lunga storia attraversata da varie vicende e alternarsi di dominazioni di Fenici, Punici e Romani, attirati dalle ricchezze minerarie della zona, ma è Ugolino della Gherardesca, signore pisano della dinastia dei Donoratico, che unendo i vari villaggi di minatori presenti nel territorio, fondò Villa di Chiesa, della quale la prima menzione risale al 1272. Intorno a quell’epoca risale la stesura del Breve, statuto comunale contenente regole per la gestione delle miniere e per la vita quotidiana e sociale della città. Nel 1324, dopo un lungo assedio e pur con l’onore delle armi, la città si arrese ai Catalano Aragonesi, che inaugurarono la lunga e poco proficua supremazia iberica in Sardegna, che terminò solo nel XVIII secolo quando l’Isola entrò a far parte del Regno Sardo Piemontese. In quell’epoca si risvegliò l’interesse per l’industria mineraria. A Iglesias si moltiplicarono le concessioni estrattive e moltissimi lavoratori, oramai rigettati dal comparto agricolo in crisi, si riversarono nel territorio sulcitano. Il distretto minerario iglesiente divenne uno dei più importanti d’Europa attirando investitori da tutto il continente. Oggi Iglesias, testimone di un glorioso passato minerario, è impegnata nella valorizzazione del territorio attraverso vari percorsi turistici che accontentano tutti i gusti dei visitatori: il turismo balneare, con la sua meravigliosa costa di Nebida; il medioevale col Castello Salvaterra e le mura pisane; il turismo religioso con le sue chiese costruite nell’alto medioevo e la prima e seconda tappa del Cammino Minerario di Santa Barbara; il turismo montano con il monte Marganai; il turismo minerario con la visita ai siti minerari dismessi di Porto Flavia, la Grotta di Santa Barbara il compendio di Monteponi con la Galleria Villamarina e Pozzo Sella, la Palazzina Della Direzione mineraria e la ex Foresteria; il turismo enogastronomico attraverso la tradizione vinicola, dolciaria e alimentare; il percorso museale (Mineralogico, dell’arte mineraria , Speleologico, Etnografico, Del Breve di Villa di Chiesa, il museo scuole di miniera – SCU.Di.Mi, mostra delle armi medioevali); il percorso liberty con la palazzina dell’Associazione Mineraria Sarda, il Teatro Electra e la palazzina della Piazza Lamarmora. Iglesias è stata una delle tre città regie e nonostante oggi abbia perso la sua centralità amministrativa territoriale, resta un’icona per tutta la Sardegna.