Percorso Naturalistico Sella del Diavolo

La sella del Diavolo, come tutto il promontorio di S. Elia, è costituita da rocce sedimentarie di età miocenica, quindi geologica mente piuttosto giovani. All’interno di questo tipo di rocce carsificabili, si sono formate diverse piccole grotte, le quali sono risultate essere abitate dall’uomo sin dal VI millennio a.C.. Nel pianoro sommitale, in prossimità del punto più elevato del promontorio (m 135 slm), esisteva nel periodo punico un luogo di culto dedicato ad Astarte. È tuttora visibile una cisterna punica, di forma allungata, dalle dimensioni veramente notevoli: 27 metri di lunghezza per 4,5 metri di profondità. Non lontana è un’altra cisterna romana, della classica forma a sezione troncoconica. Al periodo romano risalirebbe il martirio di S. Elia, che sarebbe stato ucciso, secondo la tradizione, in questi luoghi, durante le persecuzioni di Diocleziano. L’intero promontorio porta oggi il suo nome. Nell’XI secolo tutta l’area venne affidata ai monaci Vittorini che costruirono un vero e proprio monastero e si presero cura di saline, peschiere e aree coltivabili delle zone circostan-ti. La torre, ormai semidiroccata, presente nel punto più elevato e panoramico del promontorio è da considerarsi, invece, come facente parte del sistema di difesa ed avvistamento creato dagli spagnoli nel XVI secolo; tuttavia sembrerebbe che già durante il periodo pisano fosse presente una torre, detta “della Lanterna”, con funzioni di segnalazione. In seguito la medesima torre venne denominata anche torre del pouhet, cioè del pozzetto, poiché situato nei pressi della cisterna romana. L’intera zona sarebbe poi stata denominata “pouhet”, da cui il nome di “Poetto” attribuito alla spiaggia dei cagliaritani. Le torri costiere continuarono ad essere usate anche in epoca sabauda. Durante la seconda guerra mondiale vennero realizzati un fortino e altre costruzioni, tuttora ben visibili. Con ogni probabilità vennero riutilizzate le pietre dei resti della chiesetta di S. Elia, della quale, purtroppo, oggi si può appena apprezzare il perimetro.

Partenza da Piazza Calamosca