Ploaghe è un paese di 4257 abitanti e ha una superficie di 96 km quadrati per una densità abitativa di circa 49 abitanti per km quadrato. Sorge a 425 m sopra il livello del mare ai piedi di un vulcano spento (il Monte San Matteo). Fu sede vescovile dal 1090 al 1503, capoluogo di una curatoria in età giudicale e poi centro di potere baronale.
L’abitato conserva i segni di un passato di grande decoro: su un’ampia piazza al centro del paese si affacciano la chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, l’Oratorio del Rosario che ospita la Pinacoteca Spano, l’Oratorio di Santa Croce, la casa parrocchiale e il palazzo municipale. Nel territorio sono numerose le testimonianze della presenza dell’uomo fin dall’età del rame. Nel 1920 vi furono rilevati 57 nuraghi. Uno di essi, il Nuraghe Attentu, fu oggetto di scavi, nell’Ottocento, da parte del canonico Giovanni Spano.
Ploaghe ha in comune con Sassari e Nulvi la tradizione della Processione dei Candelieri (dedicati a S. Pietro e a Gesù Bambino) ma è l’unico comune a vantare ben quattro uscite.