Il Monte Granatico di Ussana fu istituito nel 1744, con la funzione di una vera e propria “banca del grano”, nalizzata al prestito di cercali agli agricoltori più poveri, con l’obbli- go della restituzione dopo il raccolto. Nel 1767 il governo Sabau- do procedette alla rior- ganizzazione dei Monti Granatici dell’Isola ot- tenendo un forte incre- mento produttivo. L’edificio risale ai pri- mi anni del XIX secolo. Presenta una plani- metria a T si sviluppa su due piani. Un am- pio portale, ad arco, immette nell’atrio sul quale si affacciano tre ambienti. Il primo era la sala originariamente destinata per le riunioni della giunta locale del Monte Granatico composta dal parroco, dal censore, dal depositario, da un rappresentante del feudatario e dal maggiore di giu- stizia; in questo ambiente si custodivano anche i forzieri con il denaro e l’archivio. Il secondo ambiente in origine era il granaio inferiore; al centro si può notare il foro che serviva per fare defluire i cercali dal piano sovrastante. Il terzo ambiente è costi- tuito da un grande ambiente con il tetto sorretto da ca- priate di legno. I due magazzini potevano contenere un massimo di 3.000 starelli di grano, pari a 1.515 ettolitri. Nel 1927 i Monti furono trasformati in Casse Comunali di Credito agrario. Nel 1953 si operò la fusione tra que- ste e il Banco di Sardegna.