Arbus

Il Comune di Arbus è uno dei più estesi della Sardegna, occupa infatti 269,34 Kmq nel settore sud-occidentale dell’isola. Il paesaggio è dominato dal Monte Arcuentu con i suoi 785 m., la cui sagoma spicca fra le creste vulcaniche dalle forme aspre e selvagge. Arbus è circondato dalle zone minerarie di Gennamari, Montevecchio e Ingurtosu. La Costa di Arbus, lunga 47 km, ha la sua peculiarità nelle ampie distese di sabbia formanti dune dalle dimensioni imponenti in cui è presente la tipica vegetazione mediterranea. Da Nord si incontrano dei villaggi costieri: Pistis, Borgata di Sant’Antonio di Santadi, Torre dei Corsari e di Porto Palma. Si prosegue poi con Funtanazza, Gutturu‘e Flumini, Portu Maga, il litorale di Piscinas (lungo circa 9 km e con un complesso dunale di circa 3 kmq e altezze fino a 50 m.), Scivu e Capo Pecora. Il territorio propone anche diversi siti archeologici di varia natura (tracce umane del Neolitico, Nuraghi, Tombe dei Giganti e tracce dei Cartaginesi e dei Romani)

Dopo il successo di “Monumenti aperti del 2023” quantificabile e qualificabile con le tantissime presenze e l’ampia partecipazione dei giovani e piccoli ciceroni Arburesi, il territorio si ripropone ai tanti curiosi e desiderosi di bellezza e cultura, ed anche per il 2024 i piccoli, i giovani ed i meno giovani presenti all'appello per accompagnarli. La manifestazione, godrà quest'anno dell'entusiasmo maturato nella passata edizione, permettendo ancora una volta la riscoperta di luoghi affascinanti, talvolta poco conosciuti ai più, ma dall’importante valore storico, umano, culturale e artistico; opere di vita vissuta dal grande richiamo alla storia di una comunità agricola, divenuta poi mineraria ed infine quella che potrete riscoprire con i Vostri occhi. Un viaggio che ha dell'incredibile, richiamo di un tempo passato, tra le opere ancora intonse e le rovine ormai segnate dallo scorrere inesorabile del tempo, incastonate nelle meraviglie paesaggistiche che le contornano ergendosi a sfondo.  La descrizione è presto fatta, Arbus, un piccolo paese la cui estensione territoriale spazia tra svariati ambienti naturali e altrettanti scenari urbani e storici, un paese minerario che ha vissuto la sua massima espansione sociale ed economica, ed oggi si ripropone quale centro per lo studio, il restauro, il riuso e la riconversione del patrimonio minerario quale attrattiva turistica. Dal prossimo maggio il percorso avrà inizio dai luoghi di culto, la chiesa madre dedicata a “San Sebastiano Martire” e risalente al XVI sec. Una struttura modesta e dalle linee architettoniche sobrie e contenute, affiancata nella piazza intitolata alla Vergine Maria Immacolata, al Montegranatico, il banco che rappresentava l’unica vera moneta di scambio dell’epoca, una derrata alimentare tra le più preziose nel mondo agricolo, “il grano”. Si prosegue poi nella chiesa dedicata alla Madonna del Rosario in Belvedere, sobria e modesta, dal recente restauro, che ospiterà l'allestimento del cocchio storico che accompagnerà la Madonna d’Itra nel suo cammino verso il Santuario in agro di Arbus. Non poteva mancare in rappresentanza e richiamo della cultura arburese “Il Museo del Coltello”, recupero di una vecchia casa padronale che si erge tra le vie del centro storico, oggi adibita ad esposizione delle numerose opere artigianali realizzate dal coltellinaio Paolo Pusceddu nel laboratorio che vanta tradizione familiare secolare. Di li a poco si scorge “Il Museo Etnografico di Antonio Corda” che accoglie importanti e preziosi reperti della civiltà contadina, ciò che accompagnava la fatica nella sua quotidianità. Come tutti i borghi che nell’agro si estendono, non potevano mancare le chiese campestri ai cui Santi ci si votava in maniera propiziatoria: ne è esempio la chiesa della Madonna d’Itria, prossima ormai al suo restauro, anch’essa del XVI sec. Arbus non è solo luogo di recenti costruzioni, è una terra che vanta ritrovamenti di civiltà che spaziano fin all’età prenuragica, ne è testimonianza il “Nuraghe Cugui” struttura nuragica dallo sviluppo planimetrico ellittico con grandi torri (3400-2850 a.C.), per arrivare fino ai mulini idraulici ritrovati nella loc. Is Mulinus per l’appunto, luogo di macinazione del grano alimentato dalla forza dei torrenti. Il nostro viaggio prosegue alla riscoperta del borgo minerario di Montevecchio con i suoi palazzi signorili, si parte dalla “Foresteria”, in cui possiamo trovare i Diorami, rappresentativi delle scene di lavoro minerario, per proseguire lungo il percorso estrattivo che raggiunge la Frazione di Ingurtosu, con il “Palazzo della Direzione” del XVIII sec. progettato dall’Ing. J.G. Bornemann, in richiamo alla tradizione costruttiva dei castelli Nord-Europei; diametralmente opposti ed in quota minore, in richiamo alla scala gerarchica dell’epoca, trovano spazio le case e le palazzine operaie, i luoghi sociali fino ai pozzi di estrazione come il ben noto “Pozzo Gal” di proprietà della società Pertusola e gestione della Famiglia Brassey. Proseguendo oltre, lungo la vallata incontriamo i ruderi di ciò che un tempo rappresentava la Laveria in località Naracauli, la cui spettacolarità oggi il tempo richiama.  A coronamento delle giornate dal forte sapore culturale, storico, e perché no, ambientale, potremo immergerci nei riti e festeggiamenti religiosi in onore della Madonna d'Itria. Un vero momento di orgoglio per la nostra comunità, la cui partecipazione attiva in termini di ciceroni e auditori, coscienti del proprio patrimonio, e forti della propria tradizione, ne aumenta il valore intrinseco, diventando un momento formativo per i primi e di acquisizione di ulteriore conoscenza della propria storia per i più. A tutte le associazioni coinvolte, ai loro soci, a tutti i partecipanti e a tutti Voi che sceglierete Arbus e i suoi gioielli, i nostri ringraziamenti ed il più caro Benvenuto.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    Il Sindaco                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Ing. Paolo Salis

Associazione Zampa Verde, Ceas – Centro di Educazione Ambientale,  Gruppo Archeologico Cugui,  Associazione Angeli nel Cuore,  Associazione Culturale Folkloristica Sant’Antonio,  Associazione Turistica Pro Loco Arbus,  Associazione Porto Palma,  Associazione Comunione Torre dei Corsari,  I ragazzi della Consulta Giovanile Arbus,  Associazione Culturale Etno Museum Ets. 

2024

XXVIII Edizione

Date Manifestazione

25 Maggio 2024 - 26 Maggio 2024

orari

Sabato dalle 15.30 alle 20.00 e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 20.00.
2024

XXVIII Edizione

Edizione corrente
2023

XXVII Edizione

2019

XXIII Edizione

2018

XXII Edizione

2017

XXI Edizione

2016

XX Edizione

2014

XVIII Edizione

2013

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2012

XVI Edizione

2011

XV Edizione

2010

XIV Edizione

2009

XIII Edizione

2008

XII Edizione

2007

XI Edizione

2006

X Edizione

2005

IX Edizione

2004

VIII Edizione

2003

VII Edizione

2002

VI Edizione

Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di affluenza. Per informazioni: Info point: via Libertà 16 E-mail info@arbusturismo.it
Mostre “Dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia: una lunga storia” e “Dalla terra… al mare”
Piazza Immacolata, presso Montegranatico

1.Mostra “Dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia: una lunga storia”: Percorso storico fra i documenti inediti che raccontano la storia del Regno sardo fino all’Unità d’Italia.; 

2.Mostra “Dalla terra… al mare”: Valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e naturalistico, marino e terrestre del territorio arburese, lungo un percorso che racconta la ricchezza delle risorse da salvaguardare; 

3. Percorso Fotografico “Sulla strada del Santo”: Il percorso testimonia la grande fede e devozione della comunità arburese per il Santo che ha dato il nome al borgo Sant’Antonio di Santadi.

“Percorso storico: Viaggio nella storia della Tonnara di Flumentorgiu” e "Passeggiata nel borgo fantasma di Ingurtosu"
Piazzale della Tonnara, Località Porto Palma
  1. Percorso storico: Viaggio nella storia della Tonnara di Flumentorgiu”: Antico borgo di pescatori, un percorso storico emozionale di un luogo con l’anima, abitato fin dal neolitico; importanti sono stati i ritrovamenti dei resti di un nuraghe e di un villaggio, frammenti di macine, pestelli, fusaiole e ceramiche riconducibili al Bronzo Medio.

 

-Loc. Ingurtosu: 

1.Passeggiata nel borgo fantasma di Ingurtosu: 

Guida Ambientale escursionistica Francesca Manola Cimino
Passeggiata nello storico borgo di Ingurtosu ripercorrendo 100 anni di storia mineraria… dalle origini ai giorni nostri.

Saluti dell'Amministrazione Comunale

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