La raccolta, che comprende oltre novecento oggetti, costituisce una ricca collezione di opere d’arte e di artigianato sardo, riunite in lunghi anni di ricerca da Luigi Piloni, uomo di cultura e appassionato ricercatore, che la donò all’Università degli Studi di Cagliari nel 1980. La collezione ha arricchito il patrimonio universitario, favorendo la maturazione e la crescita del sentimento civico per la dovizia, la varietà ed il pregio artistico dei manufatti legati alla memoria della nostra Isola. Si articola in cinque sezioni comprendenti dipinti, tra cui spiccano le tele del pittore stampacino Antioco Mainas, Giovanni Marghinotti e i principali artisti sardi del primo novecento: Felice Melis-Marini, Carlo Contini, Filippo Figari, Mauro Manca, Giuseppe Biasi. Da segnalare anche le pregevoli e delicate tempere ottocentesche di stampo documentario etnografico di Philippine Della Marmora. La sezione dedicata alle carte geografiche e piante di città costituisce un fondamentale apporto agli studi della cartografia in Sardegna. Sono presenti figurazioni della Sardegna pervenute dal mondo classico, carte nautiche, alcune delle carte realizzate da Alberto Della Marmora, e l’originale carta dei dialetti del Canonico Giovanni Spano. Di particolare rilevanza la nota veduta di Sigismondo Arquer, dove, grazie alla visione frontale della città di Cagliari, sono messe in evidenza le mura difensive in pietra, che nel corso dei secoli sono state demolite o inglobate in altre architetture. La sezione delle stampe, disegni, acquerelli e tempere ospita una raccolta composita e numerosa di oggetti di diverse tipologie: effigi di personaggi storici, costumi sardi, iconografia religiosa, vedute della Sardegna. Infine, vi sono i tappeti sardi e l’argenteria da abbigliamento, preziosi e rari esempi del migliore artigianato sardo, i più antichi risalenti alla seconda metà del ‘700.