Villaputzu si trova ai piedi delle colline del Sarrabus, adagiato sulle rive del fiume Flumendosa, sulla costa orientale della Sardegna.
Nel territorio circostante si trovano importanti testimonianze di antiche civiltà locali (nuraghi, domus de janas, tombe megalitiche e il tempio a pozzo di Is Pirois) e di Età medievale (Castello di Quirra, torri costiere e la notevole chiesa di San Nicola di Quirra)
Non mancano inoltre le testimonianze dell’attività mineraria come il villaggio di Baccu Locci, incastonato nel verde di una fitta foresta.
Il territorio di Villaputzu offre la possibilità di interessanti escursioni in uno splendido paesaggio naturale caratterizzato dalla presenza di cavità ipogeiche naturali, imponenti cascate e importanti siti naturalistici.
Villaputzu è noto come il “paese dei Maestri di Launeddas”, vanta infatti un’importante e antica tradizione di suonatori, che gli ha conferito, fin dalla seconda metà dell’800, lustro e fama in tutta l’isola, e ne ha in molti casi varcato i confini.
Le origini di Villaputzu, anticamente denominato “Villa Pupus” o “Villa Pupia”, si identificano con l’insediamento fenicio-punico di Sarcapos, già citato nell’antichità da Tolomeo e ubicato a pochi km dalla foce del Flumendosa.
Il centro urbano e la zona attigua sono da ritenersi di notevole interesse dal punto di vista culturale, archeologico, storico, faunistico e paesaggistico. All’interno del paese si possono ammirare la parrocchia di San Giorgio Martire (anticamente intitolata a Santa Caterina) con il suo oratorio e il monte granatico, e la chiesa di Santa Brigida, oltre ai ruderi della vecchia chiesa di San Giorgio Martire.
A pochi chilometri dal centro abitato si trovano poi le spiagge: quella più nota di Porto Corallo, nelle cui vicinanze si trova l’omonimo e attrezzato porto turistico, quella della Foce del Flumendosa e l’incantevole e selvaggia spiaggia di Murtas.