Si partirà alle 11.30 dal cuore di Arzachena, in piazza Risorgimento, e in pochi minuti a piedi raggiungeremo la piazzetta di via Parini dove le nostre giovani guide inizieranno a raccontarci la storia antichissima del simbolo identitario dell’antica città di Arzachena, dove andremo subito dopo, attraverso una scalinata in granito posta a margine della piazzetta e in aderenza al maestoso monumento naturale.
Chiamata in lingua gallurese Lu Monti Incappiddhatu, la roccia del Fungo è il simbolo della città.
È l’esempio più emblematico tra i tafoni. Fin dall’era Terziaria, acqua, sole e vento hanno modellato il granito fino a dargli l’inusuale forma. Le antiche popolazioni del Neolitico (intorno al 3500 a.C.) videro subito un rifugio ideale in quell’enorme masso… col cappello. Con le altre capanne nate a poco a poco nel pianoro sottostante, si formò un piccolo villaggio abitato anche nell’età del Bronzo e fino (probabilmente) all’epoca Romana, tanto da ricevere, in un antico stradario, il nome romano di Turibulum Minus.
Frammenti ceramici, strumenti litici, avanzi di pasti, resti della lavorazione del latte, della filatura della lana e di fibre vegetali, così come segni di rifiuti risalenti a quei periodi, sono stati rinvenuti in un vicino crepaccio.
La visita si concluderà alle 12.30 circa.
