Chiesa di Santa Barbara

Sui monti di Capoterra, a pochi chilometri dal paese, sorge la chiesetta di Santa Barbara Vergine e Martire Cagliaritana. Eretta nel 1280 a spese dell’arcivescovo di Cagliari Gallo, fu ampliata nel 1739 per accogliere degnamente i devoti della Santa, sempre più numerosi dopo che a Cagliari, il 23 Giugno 1620, erano state riscoperte le sue reliquie. La struttura romanica si caratterizza per l’esuberante ornamentalizzazione ad archetti pensili, semplici o lobati, su peducci a decoro geometrico, fitomorfo o figurato, ma soprattutto per la presenza di numerosissimi nidi per bacini ceramici alla moda pisana, oltre una settantina, dei quali solo quattro ancora conservati. L’altare maggiore, in marmi intarsiati policromi, fu costruito a varie riprese tra il 1739 e il 1804. La statua della Santa, in legno policromato, è un interessante prodotto di bottega cagliaritana databile ai decenni iniziali del XIX secolo. A breve distanza dalla chiesa, un po’ più a monte, si trova la sorgente Sa Scabitzada, che secondo la leggenda avrebbe cominciato a scaturire nel momento in cui la testa di Santa Barbara, spiccata dal colpo di spada del carnefice, cadde al suolo. Essa risulta tuttora meta di continuo e devoto pellegrinaggio, nonostante la tragica alluvione del 22 ottobre 2008 abbia distrutto quasi completamente la piccola cappella che, tra il XIV e il XVII secolo, era stata costruita per proteggerla.

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