Già nel 1903, in alcune sale al piano terra di Palazzo dei Diamanti, viene allestito il museo del Risorgimento, con materiali donati prevalentemente da privati. Sono passati pochi anni dall’Unità d’Italia e già si sente l’esigenza di celebrare lo straordinario periodo storico che l’ha preceduta.
Durante il fascismo le sale vengono chiuse, per via dei patti lateranensi stretti tra regime e papato e, nel ’44, uno dei bombardamenti tedeschi della seconda guerra mondiale colpisce il palazzo danneggiando la collezione.
Dalle macerie dei bombardamenti, i materiali possono essere estratti solo alla fine della guerra. Nel 1954 il Sindaco di Ferrara Luisa Gallotti Balboni stabilisce di rifondare il Museo che viene dedicato anche alla Resistenza.
Il museo continua ad arricchirsi di testimonianze e reperti e, oltre al Risorgimento e alla Resistenza, ha anche una sala dedicata alla Prima guerra mondiale.